Le novità da Italia, Germania e Ungheria

I recenti sviluppi legislativi nello stato tedesco dello Schleswig Holstein hanno causato non poco scompiglio nell’industria del gioco europea. Questa regione della Federazione Tedesca ha infatti deciso, in modo indipendente dallo stato centrale, di aprire il suo mercato agli operatori privati del gioco. Ora sembra che anche lo stato della Sassonia voglia fare lo stesso. Quest’ultimo è noto per avere un approccio particolarmente liberale sulla questione del gioco d’azzardo. Gli operatori europei, ovviamente, sperano che questa mossa induca gli altri 14 stati ancora restii ad aprire il mercato a rivedere le loro posizioni.

In Italia invece cominciano a farsi sentire i benefici dell’apertura del mercato agli operatori privati. Il valore di un dominio italiano per casinò online si è accresciuto enormemente. La compagnia I-Promotions Limited ha di recente acquistato il dominio Blackjack.it per 65.000 euro e domini particolarmente interessanti come OnlineCasino.it sono attualmente in vendita con un prezzo a sei cifre. Trust Partners, una compagnia di consulenza, ha stimato i profitti derivati dal gioco in Italia per 200 milioni nel 2011, che dovrebbero raggiungere una cifra tra gli 800 milioni e il miliardo nel 2012.

Per quanto riguarda l’Ungheria, qui è ancora in corso l’elaborazione di una proposta per la regolamentazione. La notizia del momento riguarda l’emendamento sulla tassazione dei profitti derivati dal gioco online, che secondo la proposta del governo dovrebbe prelevare il 20% a partire dal 1 Gennaio 2012. Le licenze emesse dallo stato ungherese avrebbero un valore di cinque anni, con la possibilità di un rinnovo per altri cinque. I candidati dovrebbero possedere un capitale minimo di 200 HUF in un paese membro dell’Area Economica Europea, e un certificato che garantisca le loro credenziali.